Tenuta Ceri è una delle aziende emergenti più interessanti e premiate dell’ultimo anno e posso dire, con una punta di orgoglio, di essere uno tra i primi ad averla visitata.
Il Carmignano
L’azienda si trova nel cuore della DOCG del Carmignano.
La DOCG è riservata al vino rosso prodotto nella fascia tra i 250 ed i 400 m.s.l.m. dei comuni di Carmignano e Poggio a Caiano.
La storia del Carmignano è antichissima e risale al Medioevo; già nel 1300 il vino di Carmignano era apprezzato e venduto a prezzi elevati.
Nel 1716, venendo citata nel Bando Mediceo di Cosimo III de’ Medici, il Carmignano viene riconosciuta ufficialmente come una delle miglior zone di produzione di Toscana.
Oltre ad essere una delle denominazioni più antiche, è anche tra le più piccole DOCG d’Italia, con una superficie vitata totale di circa 220 ettari ed un totale di circa 1,5 milioni di bottiglie prodotte.
Il disciplinare di produzione del Carmignano DOCG prevede l’utilizzo delle seguenti uve:
- Sangiovese: minimo 50%
- Canaiolo nero: massimo 20%
- Cabernet Sauvignon e/o Cabernet Franc: 10-20%
- Trebbiano toscano, Canaiolo bianco o Malvasia del Chianti: massimo 10%
Il vino deve essere invecchiato per almeno 18 mesi, di cui almeno 6 mesi in botti di legno.
Tenuta Ceri
L’azienda inizia a delinearsi e a concretizzarsi in quello che sta diventando oggi all’incirca nel 2007 quando Edoardo Ceri, di ritorno da un’esperienza molto formativa a Montalcino, decide di immergersi totalmente nell’azienda di famiglia.
35 ettari di cui 15 vitati, con cui vengono prodotti i vini tradizionali di questa denominazione, quali il Barco Reale, il Carmignano e la Riserva. Quest’ultimo nell’annata 2020 è il vino che ha contribuito maggiormente a far salire alla ribalta l’azienda.
Tenuta Ceri è un’azienda giovane ma molto ambiziosa, che vuol fare del giusto mix tra territorialità e modernità il suo punto di forza.
La cantina, che è tutt’ora in fase di completamento, vuol essere oltre che un luogo di lavoro moderno e funzionale anche una cantina di design dal forte impatto estetico ma dal basso impatto ambientale.
Una volta terminati i lavori (fine lavori stimati nel 2028) la cantina sarà un luogo moderno e raffinato, con locali di produzione interrati e uffici e spazi di vendita fuori terra.
L’edificio sarà realizzato in vetro e cemento e avrà una superficie di 1.500 metri quadrati. La cantina è stata immaginata come la vela di un deltaplano che si appoggia sulla vigna.
I vini della Tenuta Ceri sono prodotti con grande attenzione alla qualità e alla sostenibilità.
Come mi spiegava Edoardo, per la vinificazione vengono selezionati ed usati solo acini di altissima qualità sia in termini di maturazione sia in termini estetici; gli acini devono essere semplicemente perfetti.
I vini della Tenuta Ceri
I vini sono caratterizzati da una grande pulizia e precisione ed ognuno ha una propria identità ben chiara e definita:
il Barco Reale “Barbocchio” 2020 stupisce per la sua croccantezza, approcciabilità e versatilità
il Carmignano “Rigoloccio” 2020 basa tutto su una leggera nota ematica ben integrata con la complessità acquisita durante l’affinamento in legno, che fa virare su sentori più maturi e complessi
il Carmignano “l’Arrendevole” Riserva 2020 rispetto alla versione annata presenta una maggior complessità sia al naso che in bocca, con una nota ematica ancor più evidente ma mai stucchevole, che anzi invoglia a ritornare nel calice. In bocca ha una trama tannica molto armoniosa e fine
Conclusioni
Se il buongiorno si vede dal mattino, siamo di fronte ad una giovane realtà che nei prossimi anni crescerà ulteriormente dal punto di vista qualitativo, che potrà consolidarsi ancor di più una volta terminato il grande progetto della tenuta e ambire così a diventare un riferimento per l’areale del Carmignano, e non solo!
Luca Brandini