Giovedì 16 Maggio, nel Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada, si è tenuta l’anteprima della Vernaccia di San Gimignano 2024.
La Toscana è terra di grandi rossi, ma nel suo cuore, geograficamente parlando, c’è spazio per una “regina bianca“, la Vernaccia di San Gimignano.
Sembra un paradosso, ma la storia ci dice che la Vernaccia di San Gimignano è stata la prima D.O.C Italiana ad essere stata riconosciuta e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nel lontano 6 maggio del 1966, diventata poi D.O.C.G nel 1993.
I protagonisti sono state le 38 aziende che quest’anno presentano 88 vini in degustazione dell’annata 2023 per la Vernaccia annata e diverse annate per le Selezioni e Riserve.
Qualche dato e classificazione della denominazione
Il territorio di San Gimignano si estende per 138,6 km2 e conta un dislivello altimetrico compreso tra un minimo di 64 metri slm ad un massimo di 631 metri slm.
I produttori totali presenti sul territorio sono circa 170 con 750 ettari iscritti a Vernaccia su una superficie vitata totale di 2.000 ettari.
Ad oggi le versioni rivendicate e riconosciute dal disciplinare sono l’annata e la riserva.
Quest’ultima per poter riportare tale dicitura in etichetta deve sottostare ad un affinamento minimo di 11 mesi dei quali almeno 3 in bottiglia.
Nel corso degli ultimi anni sono nate anche diverse “selezioni” che provengono da singoli vigneti o dall’assemblaggio delle migliori parcelle aziendali.
Per poter utilizzare la dicitura “Vernaccia di San Gimignano” in etichetta è necessario che ogni fase di produzione avvenga all’interno del territorio, che la resa per ettaro non superi le 9 tonnellate e che in bottiglia vi sia un minimo di 85% di Vernaccia.
Una piacevole sorpresa di quest’anno da parte del Consorzio è stata la fornitura e presentazione di una marco-zonazione il più omogenee possibile dal punto di vista delle caratteristiche geologiche e di microclimatiche:
a. Area Castel San Gimignano – Santa Lucia (Sud-Est, marrone chiaro)
b. Area Pancole – La Torre (Nord-Ovest, marrone scuso)
c. Area San Benedetto -Sant’Andrea – la Steccaia (nord, verde chiaro)
d. Area Casale – Cusona (est, rosa)
Migliori assaggi anteprima della Vernaccia di San Gimignano 2024
Dal punto di vista climatico, l’annata 2023 è stata difficilissima.
La frequenza e l’intensità delle piogge primaverili hanno, messo a rischio l’intera produzione del territorio di San Gimignano.
Ad aggravare una situazione già delicata, ci hanno pensato le temperature estive, di molto sopra la media, accompagnate da vere e proprie ondate di calore protratte per giorni.
Ma passiamo a vedere i miei personali migliori assaggi effettuati alla cieca in modo da fare una valutazione oggettiva del vino senza condizionamenti esterni:
Versione Annata 2023
- Abbazzia Monteoliveto – “Gentilesca” Vernaccia di San Gimignano
- Casa Lucii – Vernaccia di San Gimignano
- Collemucioli – “Madre Terra” Vernaccia di San Gimignano
- Cesani – Vernaccia di San Gimignano
- Il Colombaio di Santa Chiara – “Selvabianca” Vernaccia di San Gimignano
- Fornacelle – Vernaccia di San Gimignano
- Podere Arcangelo – “Madama Dorè” Vernaccia di San Gimignano
- Palagetto – “Ventanni” Vernaccia di San Gimignano
Versione Riserva
- Collemucioli – Vernaccia di San Gimignano Riserva 2022
- Guidi – “Aurea” Vernaccia di San Gimignano Riserva 2022
- Macinatico – “Macinatico 1332” Vernaccia di San Gimignano Riserva 2022
- Tenuta la Vigna – Vernaccia di San Gimignano Riserva 2022
Luca Brandini