La mission di Girlan è la massima esaltazione del Pinot Nero, di fatti l’obiettivo è diventare il riferimento Italiano di questo vitigno.
La cantina Girlan si trova a Cornaiano, frazione di San Michele Appiano, in una stupenda posizione panoramica a 435 m s.l.m, circondata da pendii ricoperti di vigne tra le quali si può trovare tipiche pergole trentine con più di 100 anni. Un esempio è la parcella di vigna di Vernatch (schiava) da cui l’azienda produce lo storico ed iconico vino “Gschleier“.
Fondata nel 1923 da 24 soci, oggi ne conta più di 200 con una superficie vitata di 220 ettari nelle migliori sottozone dell’Oltradige e della Bassa Atesina, a sud-ovest di Bolzano.
Una grande fortuna quella di avere vigneti dislocati in diverse e migliori sottozone, che gli permette di avere vigne che affondano le radici in terreni molto variegati che vanno da una conformazione vulcanica e morenica nella zona di Cornaiano (Girlan), arrivando fino a terreni calcarei nelle zone di Mazon e Pinzon.
Il Pinot Noir come mission
L’azienda è conosciuta per la produzione di vini di alta qualità, in particolar modo per le selezioni in purezza di Pinot Noir.
Il Pinot Noir è un vitigno molto esigente e delicato, ma Girlan ha dimostrato di avere il know-how necessario per coltivarlo e vinificarlo con successo.
Produce 5 differenti vini a base di Pinot Nero ognuno dei quali esprime le peculiarità delle sottozone di provenienza.
- “Patricia” e “Flora” fondono insieme con percentuali differenti le vigne dei tre areali, con l’obiettivo di ottenere vini di grande equilibrio e piacevolezza.
- “Trattmann” coniuga in parti uguali l’eleganza di Mazon e la personalità di Girlan
- “Curlan” e “Vigna Ganger” rappresentano l’espressione più pura che si possa ottenere da singole parcelle: il primo esprime la forza e la freschezza di Girlan, mentre il secondo esalta la raffinata eleganza che nasce da un singolo vigneto monopole di Mazon.
A distanza di 3 anni dal mio primo incontro con i Pinot Noir di Girlan, sono nati “Flora” e “Curlan”.
Due nuove selezioni che rimarcano la strada intrapresa verso la ricerca spasmodica della massima espressione di Pinot Noir.
Luca Brandini