Durante la settimana dedicata all’anteprima del Sagrantino, in Umbria, ho avuto il piacere di poter partecipare all’evento per stampa e operatori organizzato dall’azienda Terre de la Custodia per promuovere il territorio ma soprattutto per presentare ufficialmente un nuovo vino. Questo è stato concepito per portare una ventata di aria nuova, e perché no, una “rivoluzione” all’interno di questa denominazione troppo spesso imbrigliata dentro la radicata concezione del Sagrantino inteso come un vino austero, estremamente tannico e di difficile interpretazione.
Giampaolo Farchioni, CEO di Terre de la Custodia ed erede della Famiglia Olearea Farchioni proprietaria dell’azienda, incarna romanticamente una delle poche e vere testimonianze della filosofia rocker dei tempi moderni.
Il movimento dei “Rocker” nasce a Londra a cavallo tra gli anni ’50 e gli anni ’60 come subcultura giovanile e popolare; più che un movimento di moda rappresentava uno stile di vita caratterizzato da un spirito di libertà di espressione; accumunava i ragazzi facenti parte di tale movimento la passione comune per le motociclette Triumph e Harley Davindson e uno stile inconfondibile fatto di giacche di pelle con le borchie, jeans e stivali da motociclista, nonchè l’immancabile berrettino di cuoio.
La quasi totalità dei ragazzi di questo movimento erano figli della classe operaia, in forte ascesa sociale all’epoca, ed in totale contrapposizione con i figli della classe media, caratterizzata da uno stile “Mods“.
Questo suo modo di essere è stato fortemente riversato sui vini dell’azienda ed in particolare sulla loro punta di diamante, il nuovo Sagrantino “Exubera“.
L’azienda è senza ombra di dubbio una delle più grandi e strutturate di tutta la denominazione, basti pensare che in cantina trovano posto sessantadue serbatoi in acciaio inox con una portata totale di 1.570.000 litri, e nel piano inferiore nella cantina di affinamento sono conservate ben 450 barrique, 32 tonneaux e 3 botti grandi.
Il nuovo corso intrapreso da Giampaolo Farchioni, insieme a tutto lo staff azienda, è quello di riscrivere la storia dell’azienda che fino ad oggi ha rappresentato per lo più vini di ottima espressione territoriale a buon mercato, e spostare l’attenzione su qualità e selezioni sempre maggiori in modo da riposizionare l’azienda come un riferimento per il territorio a livello si quantitativo, ma soprattutto qualitativo.
In questa giornata dedicata all’azienda Terre de la Custodia, vi è anche stato modo, durante la cena presso il ristorante aziendale, di riunire un gruppo di produttori di zona e fare una cena-degustazione dei vini locali.
I produttori presenti alla cena con i propri vini erano:
- Terre de la Custodia
- Agricola Tabarrini Giampaolo
- Agricola Romanelli
- Cantine Briziarelli
- Tenuta Saragano
Devo riconoscere che è stata veramente una bella iniziativa e un modo per avere una panoramica più ampia su quanto riesce ad esprimere questo territorio, oltre al fatto di poter assaggiare, uno accanto all’altro, vini che partono dagli stessi vitigni ma prodotti con filosofie e metodologie diverse.
Luca Brandini