Martedì 12 Marzo è andata in scena la presentazione in anteprima del nuovo vino “La Regola” Bianco 2021 da Podere La Regola, a Riparbella.
Introduzione a La Regola
Podere la Regola si trova sulle dolci colline della Costa degli Etruschi, a Riparbella in provincia di Pisa.
Può vantare tre generazioni di storia, ma l’azienda improntata come è oggi, nasce a partire dagli anni ’90 quando gli attuali proprietari, Flavio e Luca Nuti decisero di dare un’impronta imprenditoriale all’azienda di famiglia.
Di fatto è stata la prima azienda a credere nelle potenzialità dell’areale di Riparbella, tanto che negli anni successivi sono nate tante altre aziende vitivinicole che in pochi anni hanno raggiunto livelli molto alti e riconoscimenti nazionali ed internazionali.
L’azienda attualmente possiede 26 ettari di vigneto, suddivisi tra varietà e varietà internazionali.
Verticale di “Lauro”
La famiglia Nuti per l’occasione ci ha “regalato” una super verticale del bianco storico aziendale, il “Lauro“.
Durante la verticale Flavio e Luca, insieme all’attuale consulente enologo, Luca Rettondini, ci hanno ricordato le caratteristiche climatiche e produttive delle singole annate degustate, che sono state:
2002–2005–2007–2011–2017–2019–2020
La verticale ha confermato che a Podere la Regola, in anni non sospetti, si produceva già con l’idea di fare dei grandi vini bianchi e rossi che riuscissero a sfidare il tempo.
Personalmente le annate che mi hanno colpito per motivi diversi sono state la 2002, la 2007 e la 2019.
Proprio sull’annata 2002 c’è da fare un approfondimento, perché ha un un legame concettuale e intrinseco con il nuovo Bianco “La Regola” presentato in anteprima.
Solo nella prima annata prodotta (2002) di “Lauro” è stato presente il Sauvignon Blanc insieme allo Chardonnay. Il Sauvignon poi è stato sostituito definitivamente con il Viognier.
Presentazione “La Regola” Bianco
Ma veniamo al protagonista della giornata, “La Regola” Costa Toscana Bianco IGT 2021, blend di Chardonnay e Sauvignon Blanc.
“La Regola” Bianco è l’ulteriore conferma della vocazione di questo areale delle colline costiere di Riparbella per la produzione di grandi bianchi intrinsecamente toscani.
Partendo dal presupposto che il vino ad oggi è molto giovane, andandolo a degustare quello che emerge nitidamente è un colore giallo paglierino tenue, che fa presagire un’idea di bianco piuttosto moderno e contraddistinto da un’ottima beva ed integrità di frutto.
Le sensazioni alla vista vengono rispecchiate perfettamente al naso, dove emerge un naso molto floreale e fresco, reso bilanciato da una sapidità molto intensa percepibile.
In bocca prosegue molto coerentemente su una schiena acida e sapida, che perfettamente bilanciate rendono il vino fresco, dinamico e gastronomico.
Un plauso a Valentino Nuti e a Luca Rettondini che sono riusciti a creare un vino molto territoriale nelle caratteristiche ma al contempo molto attuale e moderno, non facendo leva su potenza e struttura, quanto piuttosto su freschezza e acidità.
Luca Brandini